(Così iniziava un volantino ufficiale di presentazione del gruppo.)
Gli
OverTime nascono il 15 novembre 1988 in una delle tante sale prova di
Milano (il Diapason), con il solo intento di "divertirsi" (si
dice sempre così, quando si comincia un'avventura del genere).
Già l'11 marzo del 1989 il gruppo si esibisce per la prima volta ad uno spettacolo di beneficenza, assieme ad altri musicisti; il risultato è un incoraggiante successo (sintomatica è la ricorrente domanda che viene rivolta dopo il concerto ai quattro suonatori: "da quanti ANNI suonate insieme?"), presentando un repertorio che anticipa quello che il gruppo adotterà nei mesi a venire: tributi ai grandi nomi della storia della musica rock, soprattutto inglesi (Beatles, Who, Small Faces, Spencer Davis Group), nonché classici di rock'n'roll, beat, rhythm'n'blues, soul (tentando di emulare i grandi nomi della musica nera più nota, da Wilson Pickett a James Brown, da Otis Redding a Sam & Dave), e una selezione di successi (anche italiani, specialmente dai migliori anni sessanta) provenienti dal "catalogo generale" di tutti i tempi fino ai giorni nostri, compresa qualche concessione ad un certo filone pop internazionale non troppo banale (Ace, Crowded House, Roxy Music). Il tutto viene comunque riveduto e corretto secondo il gusto della band, che con i propri arrangiamenti cerca sempre di evitare la copia esatta ed impersonale degli originali, tentando a volte di trasformare in modo inaspettato i brani "presi in prestito".
La formazione originale del gruppo comprende Giorgio Cavezzali alla batteria, i fratelli Giovanni Moretti alla chitarra e Francesco Moretti al basso (il più giovane componente del gruppo), e Claudio Falcone alla voce e alle tastiere; occasionalmente i fratelli Moretti si occuperanno dei cori, e Giovanni avrà anche qualche brano come voce principale. I quattro hanno in comune un'esperienza professionale non musicale: lavorano tutti in campo informatico; per quanto riguarda le influenze artistiche, invece, i punti di contatto si svilupperanno solo strada facendo, perché inizialmente i componenti del gruppo hanno diverse fonti d'ispirazione ed esperienze musicali alle spalle.
Le uscite dal vivo della band non sono frequentissime, ma sempre più positive. Il repertorio cresce e arrivano le prime opportunità di concerti fuori dai confini della provincia di Milano (siamo nel 1991), poi di quelli della regione Lombardia (1992); nonostante ciò, cominciano ad affiorare problemi all'interno della formazione, prevalentemente dovuti alle diverse aspettative artistiche dei componenti del gruppo. Nell'ultima parte del 1992, Claudio Falcone lascia il gruppo perché insoddisfatto dalla scarsa attività dal vivo.
Gli altri tre OverTimers tentano di continuare con un cambio di formazione: nel gruppo entra Paolo Pasi (oggi giornalista televisivo della RAI) in veste di cantante e chitarrista, ma l'esperimento non dura molto. Questo vale anche per la "fuga" di Falcone: ad inizio di gennaio 1993, il tastierista-cantante torna in sala prove con la band per una rara sessione a cinque elementi, ma poco dopo sarà Paolo Pasi a gettare la spugna per motivi non legati al gruppo. In realtà gli OverTime non sono tornati ufficialmente insieme, almeno non ancora, e Falcone verrà coinvolto in un paio di formazioni alternative con cui però non farà molta strada. E così, dopo un periodo caratterizzato da prove sporadiche (anche a causa dell'indisponibilità temporanea di Francesco Moretti, trasferitosi in provincia di Trento per motivi di lavoro), il gruppo ritrova la voglia di suonare e riprende la sua attività dal vivo.
Per alimentare ulteriormente i nuovi stimoli, il 23 novembre 1994 gli OverTime iniziano la loro partecipazione ad un festival musicale chiamato "Emergenza Rock". Poco dopo l'inizio di questa avventura, il gruppo si accorda con un locale, il pub "La Luna - Piper" di Calvenzano (BG), per una serie ricorrente di esibizioni (è la prima volta che ciò avviene).
Il
festival itinerante milanese "Emergenza Rock", caratterizzato da un
opinabile metodo di voto per alzata di mano del pubblico presente alle serate,
porta inaspettatamente il quartetto alle semifinali; tale risultato viene ottenuto
il 1° marzo 1995 con una delle migliori performance del gruppo, che in venti
minuti di esibizione conquista l'approvazione di parecchi spettatori estranei:
il memorabile concerto (che si chiude con Francesco Moretti che si schianta
al suolo per mostrare al pubblico quanta energia aveva profuso) avviene al "Planet"
di Milano, un locale che successivamente cambierà nome per dedicarsi
allo strip tease...
Dopo questa esibizione, gli organizzatori del festival offrono al gruppo l'opportunità
della prima intervista radiofonica, registrata da Claudio Falcone e Francesco
Moretti a "SuperRadio FM" il 21 marzo e mandata in onda tre giorni
dopo.
La semifinale del 9 aprile 1995 si svolge al glorioso "Rolling Stone"
di Milano di fronte a parecchie centinaia di persone, ma stavolta intervengono
altri fattori a determinare la selezione dei gruppi finalisti; così la
speranza di esibirsi su un palco ancora più grande in occasione della
finale viene vanificata dal meccanismo di valutazione dei voti: malgrado gli
organizzatori rilevino 199 preferenze per gli OverTime (che non avevano nel
pubblico un così elevato numero di amici accondiscendenti), il gruppo
si piazza al quinto posto su otto formazioni in gara, e in finale ci si arriva
solo stando più in alto.
Dopo aver iniziato con un repertorio composto esclusivamente di brani altrui, nel 1995 (che diventerà l'anno più ricco di concerti nella storia del gruppo) il gruppo propone anche brani di propria composizione. In realtà già alla primissima uscita dal vivo il gruppo aveva proposto un brano scritto e cantato da Giovanni Moretti (Strange Kinda Lady, un blues-rock che verrà riproposto anche in altre occasioni), ma si trattava di un brano che lui non aveva depositato ufficialmente come autore. I primi due "originali" ufficiali sono composti da Falcone, ma di questi solo uno diventerà una presenza praticamente costante del repertorio dal vivo del gruppo: la canzone s'intitola Farci Male, ed è anche un tentativo di incrementare il repertorio di brani in italiano rispetto ai tantissimi pezzi in inglese che caratterizzano il catalogo della band fin dai tempi degli esordi.
Alla fine del 1995 una
parte di repertorio viene proposta alternativamente in versione acustica, cogliendo
l'occasione per riarrangiare in tale modo qualche brano teoricamente improponibile
in quella veste: voce, due chitarre acustiche (una è un basso), una batteria
ridotta al minimo. Lo spunto iniziale di questa variante arriva dalla prima
partecipazione alla manifestazione di beneficenza "TeleThon"
(abbinata ad una maratona televisiva, ma realizzata anche sulla base di eventi
minori), il 16 dicembre 1995, alla quale il gruppo viene invitato per una esibizione
nell'ambito delle manifestazioni locali dello sponsor principale, la Banca Nazionale Del Lavoro; in pratica si tratta di suonare all'interno di
una filiale di banca a Milano!
Pochi giorni prima dell'evento, diventa irrimediabile la crisi che (per motivi
extra-musicali) porterà all'uscita di Giorgio Cavezzali dal gruppo, e
contemporaneamente le autorità milanesi negano i permessi per le esibizioni
di gruppi musicali nelle banche sopra citate, riducendo le già precarie
possibilità di spettacolo in tali ambienti inusuali; la ragione addotta
si basa su problemi di prevenzione infortunistica, quasi come se in un tale
spazio limitato si fossero dovuti esibire i Pink Floyd con tutto il loro set
da palco!
La soluzione proposta dagli OverTime viene accettata senza indugi: suonare in
versione acustica, praticamente senza amplificazione o quasi, così che
le forze dell'ordine non possano obbiettare nulla. E così sarà,
ma Cavezzali rifiuta il compromesso e decide di non partecipare. Nasce così
l'OverTime Unplugged Trio (O.U.T.), che avrà occasione di esibirsi
anche in seguito (e anche in quartetto: O.U.Q.). In compenso, il batterista si esibirà per l'ultima
volta con il gruppo pochi giorni dopo, il 20 dicembre, in occasione di un cocktail
party aziendale prenatalizio presso un grande albergo milanese.
Poco tempo dopo, non volendo rimanere per sempre un trio acustico, il gruppo decide di trovare un nuovo batterista; la soluzione si chiama Jader Laurora, un insospettabile professionista (non in campo artistico) che nasconde un talento musicale da lui stesso sottovalutato. La prima uscita con la nuova formazione avviene il 10 ottobre 1996 all'Auditorium comunale di Bussero (MI), otto mesi dopo l'ultimo concerto del gruppo (8 febbraio, come trio), ed è un successo.
L'attività dal vivo negli anni seguenti non è più frequente di quanto non lo fosse con la prima edizione del gruppo, ma la qualità è sempre migliore. Si avvicina il decennale della band e si decide di festeggiare con un concerto particolare: il 14 novembre 1998 il trio OUT (con Jader Laurora astenutosi dalla prestazione musicale ma presente come spettatore) viene affiancato dal geniale chitarrista Lorenzo Frizzera per una caldissima e indimenticabile session nel "Bar Commercio" di Brentonico (TN); di quella serata rimane memorabile un blues completamente improvvisato al momento, testo incluso, che per i posteri prenderà il titolo di 100$ Shoes Blues. Poi l'ormai consueto appuntamento con TeleThon, che per il 1998 raddoppia: il 12 dicembre due concerti in due banche diverse, uno al pomeriggio e uno la sera! Peccato che questo fitto programma invernale sia il preludio di un anno di quasi totale inattività del gruppo, fino al... successivo TeleThon, edizione 1999. La situazione non migliora molto all'inizio del 2000, con il primo concerto che arriva solo a giugno.
Dalla fine del 2000 fino
alla prima metà del 2002, un altro locale coinvolge il gruppo per una
serie frequente di concerti: si tratta del "Junk Café" di Milano,
in cui la band si esibirà quasi esclusivamente in versione unplugged
(a causa del limitato spazio disponibile) ma sempre a quattro elementi; le serate
al "Junk", locale piccolo ma trendy affacciato su un naviglio
milanese, saranno tra le più memorabili del "secondo periodo"
degli OverTime.
Il 2000 segna il ritorno alla frequenza abituale di uscite dal vivo, anche se solo a partire dalla metà dell'anno; stessa cosa per il 2001, che però include un evento particolare: la festa del 40° compleanno di Claudio Falcone. L'8 settembre 2001, in un locale di Milano dedito al culto di Elvis Presley, gli OverTime si esibiscono all'ennesima potenza con la complicità di vari ospiti, tra cui il chitarrista Stefano Veggetti, che con il festeggiato aveva condiviso anni addietro alcune esperienze musicali pre-OverTime e che rimarrà sul palco per tutta la durata dello show, e altri tra cui il chitarrista Tony Graziani (già nei Mads e in altre formazioni della scena milanese, tra cui il duo Magic Mystery Band insieme a Oskar Flowered, anch'egli presente alla festa e trascinato sul palco).
Purtroppo il 2002 segnerà un vero e proprio decadimento delle attività degli OverTime, a partire dalla seconda metà dell'anno: a causa di seri problemi extra-musicali per alcuni componenti della band, il gruppo rimarrà inattivo fino a dicembre per poi ritrovarsi a malapena in occasione del solito appuntamento di beneficenza in banca. Proprio l'esibizione annuale per TeleThon sarà l'unica occasione di riascoltare il quartetto dal vivo nel 2003 e nel 2004.
Ma il 2005 segna una imprevista ripresa dell'attività del gruppo, che a settembre riprende le prove in vista di alcuni concerti; la prima uscita avviene il 24 novembre ed è un successo, poi c'è il solito "TeleThon show" (con Federica Palazzetti ai cori come ospite d'onore). OverTime is not over...
Ad inizio 2006 nasce un progetto con una formazione espansa a sei elementi: OverBox. Il nuovo repertorio diventa predominante rispetto all'attività come quartetto, ma non impedisce agli OverTime di esibirsi per una data in estate; poi un lungo stop a favore del progetto nuovo, fino alla irripetibile celebrazione del ventesimo anniversario dalla nascita della band tenutasi nel novembre 2008, con numerosi ospiti musicali sul palco: Marco Guzzetti, Luca Menichino, Claudio Morsenchio, Vincenzo 'Vins' Caltagirone, Deborah Ardes.
The "Crazy CutMix" - un medley assemblato da alcune sessioni di prova datate 1999-2000.