StopSIAE: Introduzione
(Tutto cominciò così...)

Il 17 aprile 2007, sullo slancio della mia rabbia verso tante storture del... sistema musicale italiano, decido di tentare la via della divulgazione via Internet di almeno uno dei gravi problemi legati all'ente che in Italia dovrebbe tutelare i diritti degli autori; nasce così sul mio sito personale la presente pagina (poi riorganizzata in un vero e proprio mini-sito sul tema), insieme ad una petizione online.


Borderò? Uno su cinque ce la fa!
(ma solo un quarto dei diritti si prenderà)

una truffa legalizzata ai danni dei "Piccoli Autori"
(sottotitolo: SIAE, Mi Avete Fatto Incavolare Abbastanza)

La SIAE (ufficialmente Società Italiana Autori e Editori), contribuisce ad uccidere la creatività con un meccanismo di distribuzione dei diritti per le esibizioni dal vivo a dir poco vergognoso

FIRMA QUI LA PETIZIONE ONLINE

Che lo spettacolo abbia inizio!

LA TRUFFA
LA MIA REAZIONE
PASSA PAROLA

(nota: le altre sezioni della pagina originale sono distribuite altrove in questo sito)


LA TRUFFA

Cari lettori/autori,
se siete musicisti iscritti alla "Società Inquisitrice Artisti Emergenti" (d'ora in poi qui denominata SIAE), conoscerete sicuramente (vostro malgrado) la lussuosa rivista VivaVerdi (che pagate abbondantemente con il "canone SIAE" e di cui fareste volentieri a meno? Sì, proprio quella...).

Ebbene, se non l'avete già buttata via o se non avete letto con attenzione l'articolo che citerò, vi consiglio vivamente di andare a riprendervi il numero di novembre-dicembre 2006 a pag. 84-85 e documentata in dettaglio in fondo alla rivista (pag. 96 e successive): c'è una bella novità per quelli come me che hanno una manciata di brani depositati e che fanno un numero limitato di concerti all'anno. Cercherò di spiegare la cosa nel modo più sintetico possibile...

Visti i molti abusi sulle compilazioni dei borderò per i cosiddetti "concertini" dal vivo, poiché c'è chi indica brani non eseguiti in quella serata o viceversa, la SIAE con voto unanime degli... aventi diritto (un grande gioco di parole, dovete ammetterlo!) ha pensato bene di assegnare i diritti provenienti da esecuzioni dal vivo secondo un meccanismo così sintetizzabile: il 25% dei diritti verrà distribuito sulla base delle rilevazioni dei borderò come in passato ma solo per un borderò su cinque (estratti a sorte tramite un imprecisato "criterio statistico"), mentre il "rimanente" 75% (attenzione prego) sarà attribuito ai brani rilevati tramite registrazione audio segreta (da parte di funzionari SIAE) di alcuni eventi presi a campione, su cui l'opera di falsificazione dei borderò non avrà quindi effetto. (Applausi dell'assemblea)

Traduco:
1) la SIAE registra segretamente e casualmente (per esempio...) qualche spettacolo di qualche meritevole pianobarista che conosce a memoria le solite trite e ritrite canzonette, alcuni cantautori meritevoli (secondo la SIAE) di maggiore attenzione, un po' di serate di "liscio" romagnolo, qualche show di qualche bravissima cover-band in stile "jukebox vivente", e l'ennesimo tributo a Lucio Battisti o Vasco Rossi o Ligabue o gli U2 o i Beatles (il tutto assolutamente senza offesa per i nomi citati, intendiamoci); da questi spettacoli presi a campione viene stilato un elenco di brani e rispettivi autori, che stabilisce come verrà distribuito il 75% del totale degli introiti della musica dal vivo.

2) Allo stesso tempo la SIAE quasi certamente prenderà in mano (per esempio...) i pochi borderò in cui compaiono i miei brani e li metterà nel cestino (pardon, cestone) dove finiranno quattro borderò su cinque (non compresi tra quelli prelevati al punto precedente) che verranno scartati per presunzione di truffa (visto? Dopo le tasse sui CD vergini per l'equo compenso, ovvero per presunzione di furto...), e così i miei spiccioli di diritti li gireranno (per esempio...) a Mogol e agli altri "poveri autori" degli "eventi presi a campione" (categoria in cui i miei concerti non rientreranno mai!), insomma a gente che non ne avrebbe bisogno.

In altre parole: ogni cinque borderò, rispetto al passato è come se la SIAE ne buttasse nel cesso quattro; parafrasando un famoso brano di un certo Morandi, "Uno su cinque ce la fa", e in più si prende solo le briciole...

(e speriamo che non mi accusino di plagio per questa citazione!)

Ancora un po' di cifre? Su 200000 (duecentomila) eventi di musica dal vivo per semestre, la SIAE conta di "campionarne" solo 500 (cinquecento). Se ne deduce che uno su quattrocento (equivalente ad una percentuale dello 0,25% di possibilità) "ce la fa" ad entrare nel mucchietto degli eletti che la SIAE prende a modello per rappresentare l'intera scena musicale italiana. Che visione OTTUSA e di parte è mai questa???

Come al solito, in Italia si penalizzano tanti innocenti per colpire pochi colpevoli e foraggiare pochi eletti.

Sto pensando vivamente di spostare da qualche altra parte (cioè fuori dall'Italia) la tutela delle quattro cagate che ho creato con il mio stupido onesto intelletto creativo, o addirittura di emigrare da 'sto paese vergognoso in cui il talento di certi artisti che conosco personalmente (e non parlo di me) è sprecato in un giro di marchette avvilenti e "cooperative" pro-ENPALS a fondo perduto.

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LA MIA REAZIONE

Il testo qui sopra, leggermente modificato nella forma ma non nella sostanza, è stato da me inviato al blog di Beppe Grillo il 17 aprile 2007; lo stesso giorno, dopo aver verificato che sul sito della SIAE non ci fossero novità in merito alla faccenda, ho inviato un email dai contenuti similari agli indirizzi musica@siae.it e ripartizione.musica@siae.it (che hanno letto il messaggio ma non mi hanno risposto), mettendo in copia alcune associazioni di categoria e siti similari, tra cui:

www.asae.it
www.assoacep.com
www.d-a-c.it
www.sindacatomusicisti.it

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PASSA PAROLA

Oltre alle associazioni indicate al punto precedente, ho successivamente informato della petizione (e sono solo alcuni nomi in ordine sparso):

Striscia La Notizia (Canale 5)
Mi Manda RaiTre
Radio Popolare
GetUpKids
Report (RAI 3)
L'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (Antitrust)
la redazione del festival del primo maggio

Le Iene (Italia 1)
Le redazioni di alcuni quotidiani e settimanali

e persino il Presidente della Repubblica e alcuni ministeri, tra cui quello dei Beni Culturali che mi ha risposto così:

Gentile Utente,
La ringraziamo per averci contattato. In merito alla Sua richiesta, Le andiamo a fornire tutti i riferimenti di una nostra importante struttura che si occupa tra le altre cose della vigilanza sulla SIAE, per avere maggiori, più dettagliate e circostanziate informazioni:


Area Spettacolo
Servizio II Diritto d'autore

Indirizzo postale: Via della Ferratella in Laterano, 57 - 00184 - ROMA
Dirigente: Dott. Nicola Borrelli
e.mail nicola.borrelli@beniculturali.it
Telefono: 06.7732.436

Orario di ricevimento per il pubblico
Lunedì - Mercoledì - Venerdì : 10,00 - 13,00
Tel. 06.7732.775 - 06.7732.774
Fax. 06.7732.580 - 06.7732.581
Email Servizio: dirittoautore@beniculturali.it

Segreteria Comitato Consultivo permanente per il Diritto d'Autore
ccpda@beniculturali.it

Restando a disposizione, Le porgiamo cordiali saluti.

Il 24 aprile 2007 ho inoltrato il materiale agli indirizzi email sopra indicati. Incrociamo le dita!!!

Io continuo a cercare altre fonti di diffusione, ma fatelo anche voi utilizzando i modelli di messaggio che ho preparato (li trovate qui), e non preoccupatevi di ri-segnalare la faccenda agli stessi siti: più siamo, e meglio è!!!

...intanto non falsificate i borderò, sennò la SIAE si prende la ragione...

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