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Archivio delle news per il periodo gennaio-marzo 2010
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Termina il mese di marzo, e con esso la penultima fase di lavoro su "Who's Jimmy".

Dopo tante prove preliminari, scelta e studio delle parti, vicissitudini di formazione, riunioni e corrispondenze telematiche, stiamo finalmente per entrare nel periodo in cui tutti i tasselli del puzzle dovranno andare al loro posto. Ad inizio aprile si terranno alcune prove tecniche e generali presso il teatro Arca in cui si andrà in scena fra poche settimane, mentre il materiale multimediale per lo spettacolo verrà rifinito nei giorni seguenti.

Intanto è già possibile prenotare i biglietti (8 euro adulti, 5 fino a 18 anni): per dettagli, visitate il sito di "SentiCheStoria", la compagnia teatrale che battezzerà la sua "nuova incarnazione" SentiCheRock proprio con la produzione del nostro spettacolo, ampliando il suo target anche al pubblico dagli adolescenti in su.

Come prevedibile, i tempi stretti non hanno permesso l'inserimento all'ultimo momento di un violino nella formazione degli OverBox che tra un mese porterà in scena l'attesissimo "Who's Jimmy".

Sembrerebbe una brutta notizia, ma non lo è quasi per niente.

Per spiegarmi, il primo paragone che mi viene in mente arriva dal mondo del calcio, quando una squadra ridotta in inferiorità numerica per motivi disciplinari o infortuni, scopre energie superiori alle attese e si produce in una gara memorabile, ottenendo anche risultati altrimenti insperabili.

Insomma, grazie ad alcune nuove scelte di arrangiamento ci ritroviamo ad offrire qualcosa che è forse meglio di prima dal punto di vista strumentale, con nuovi colori aggiunti alle sonorità del gruppo. Utilizzando un tipico modo di dire anglosassone: "Less Is More"!!!

Una precisazione: il conto alla rovescia verso lo spettacolo si riferisce alla vera e propria "premiere" del prossimo 24 aprile, ma il giorno prima avverrà il vero battesimo sul palco per progetto e formazione, in occasione di quella che ho ribattezzato la "Teenagers Night". Si tratta di una serata in cui lo spettacolo verrà proposto comunque nella sua interezza, ad un pubblico composto da giovani studenti, eventualmente accompagnati da genitori o comunque soggetti adulti che speriamo siano della generazione giusta per apprezzare la componente musicale dello show. La serata potrà avere caratteristiche non previste nel nostro concetto originale del progetto, in funzione dell'evento mirato alle giovani generazioni, ed è per questo che la nostra promozione è focalizzata sulla serata successiva.

Il titolo non è quello che sembra: non si tratta di un aggettivo, ma di un verbo (io spettacolo, tu spettacoli...).

L'ho coniato ripensando alle prove OverBox di ieri sera: malgrado la mia presenza fosse più formale che vocale, ho provato la stessa sensazione che si ha quando la torta nel forno comincia a diffondere i suoi profumi in prossimità della cottura ideale.

Oddio, il termine "cottura" mi fa ripensare anche ad altro... Però si direbbe proprio che la stanchezza dei singoli non impedisce al "dolce profumo" di diffondersi.

Ancora più sorprendente è il fatto che tutto ciò avvenga mentre il gruppo fa ancora i conti con un problema di formazione, problema che con il passare delle ore sembra prendere sempre più prepotentemente i connotati di un abbaglio collettivo, un non-problema, forse addirittura una opportunità. Sempre più sorprendente!

Tra meno di sei settimane, venite ad annusare, gustare, vedere ed ascoltare!!!
Anche toccare? Vedremo... ;-)

Ancora una volta devo constatare che i mali del mondo musicale italiano non sono colpa solamente del "sistema" o di altre entità più o meno astratte, ma anche dei musicisti stessi.

Dividiamo i musicanti in due categorie principali alquanto approssimative: dilettanti e professionisti; i primi suonano per il proprio piacere personale (e non sono sempre scarsi, anzi...), gli altri per i soldi. Le rarità sono quelli che appartengono alla seconda categoria pur mantenendo sempre al centro del proprio vivere la passione per l'arte che hanno scelto come proprio lavoro. Una terza categoria che spesso viene travolta dal trend del mondo circostante.

Quello che succede nella maggior parte dei casi è il conflitto di mondi opposti tra le due categorie principali, dove l'uno non capisce pienamente il punto di vista dell'altro, e come risultato si ha l'impossibilità di costruire progetti artisticamente validi senza mettere mano alla calcolatrice; così succede che un "non professionista" (a questo punto "dilettante" rischia di essere offensivo) abbia tutti i numeri professionali del mondo, ma non venga visto di buon occhio dai professionisti delle note perché non all'altezza... ma di cosa???

A certi soggetti andrebbe ricordato o insegnato che moltissimi nomi che hanno fatto la Storia della Musica non hanno avuto una vita dedicata al 100% alla musica stessa, pur facendo tanti sacrifici per potersi barcamenare in un'esistenza "normale" mantenendo viva quella vocazione irrinunciabile che a volte è anche accompagnata da sincero e corposo talento, più di quello che alcuni professionisti senz'anima possano vantare. E diventa ancora più inquietante la facilità con cui la sensibilità delle due categorie viene ferita da argomentazioni che poco hanno in comune tra loro, spesso e volentieri confondendo il significato di "professionismo" e "professionalità". La diffidenza gratuita è padrona.

In altri mondi professionali ci insegnano che l'idea creativa può portare ad ottenere risultati di categoria superiore rispetto a ciò che caratterizza un mercato abituale, ma questo è un compito che pochi si incaricano di affrontare; per ogni impresa individuale ci vuole coraggio, ma la maggioranza non se la sente di rischiare: meglio accontentarsi che lasciare un piccolo segno di originalità.

In altre parole, in nome di questo provincialismo al'italiana tutti si parano il culo a più non posso, felici di calpestarsi e pugnalarsi le spalle a vicenda senza nemmeno immaginare di rischiare un po' per ottenere quel qualcosa di speciale che non sia il solito tirare a campare su repertori da discount dello spettacolo. Inutile dire che in questo modo non succede niente di nuovo, e il terzo mondo musicale chiamato Italia rimane tale.

Io so da che parte stare, altrimenti smetterei subito di giocare con note ed emozioni.

Sfogo terminato; ora torniamo alla vita.

Sembra proprio che "Who's Jimmy" sia destinato a diventare il motore di tante produzioni artistiche; l'ultima idea è quella di un romanzo!

A dire il vero sto scherzando, ma non si sa mai. La verità è che la storia del progetto contiene già tanti ingredienti che sviluppano un racconto degno di pubblicazione, con colpi di scena, rapporti umani, sorprese varie... come ad esempio la "perdita" della nuova violinista a meno di due mesi dallo spettacolo.

Già, proprio così... Ma niente paura: in poche ore ho già "agganciato" una potenziale sostituta!!! Ora, qualcuno sa dirmi perché per TRE ANNI non abbiamo avuto un simile problema di abbondanza???

Comunque aspetterò qualche giorno, prima di ri-ufficializzare... Nel frattempo, un abbraccio ad Elsa Martignoni che è costretta a lasciare il nostro carrozzone per un eccessivo carico di impegni professionali. Non escludiamo di riaverla sul palco con noi in future occasioni, visto l'andazzo...

Mi capita anche questo: una telefonata poche ore prima dell'inizio di una serata musicale, e quella che doveva essere solo una "ospitata" diventa una "partecipazione ufficiale".

Ieri sera per la seconda volta ho avuto il piacere di essere un componente effettivo dei "friends" del poliedrico Marco Guzzetti, con i consueti risultati. Ancora una volta è stato naturale arrivare alle ore piccole, anche grazie agli ospiti musicali che si sono uniti a noi in un... miracolo di geometria sullo stretto palco della Budineria: questa volta è stato il turno di Francesco "OverBox" Moretti (un ritorno a sorpresa!), Andrea Ballista e Magda Tripoli.

Inutile dire che gli altri due "friends" Alessandro Peloso e Stefano Morandi sono stati incontenibili come sempre, e oltre alla solita ottima musica la serata ha anche offerto momenti estremamente divertenti. Cosa chiedere di più?

Sullo spunto di uno degli slogan di presentazione di "Who's Jimmy", il titolo di oggi sottolinea che stanno già arrivando proposte concrete per ulteriori rappresentazioni dello spettacolo che "non sarà un concerto qualunque", in date e luoghi da definire.

Il lavoro sulla parte musicale procede all'andatura prevista; ogni giorno si sviluppano nuove idee in dettaglio sui contenuti video (già in montaggio) e sui testi narrativi (in queste ore sotto revisione finale, anche per rispettare le tempistiche). La logistica e altri dettagli riempiono una "lista della spesa" che si sta assottigliando giorno dopo giorno, e la promozione è già iniziata anche se a livelli quasi subliminali, riscuotendo molta curiosità (a dir poco).

Non sarà un concerto qualunque, ma comunque rimane soprattutto un concerto; le altre caratteristiche speriamo si rivelino una gradevole sorpresa per tutti.

Il riferimento del titolo è al mio stato di forma vocale e creativo, davvero entusiasmante; non ricordo un periodo così prolifico e produttivo. Ma non solo: ci sono tante altre cose che mi rendono ancora più carico e motivato del solito.

Ad esempio: la serata con Marco Guzzetti e relativi "Friends" (ovvero Stefano "Yacky" Morandi e Alessandro Peloso), per la prima volta non in veste di ospite ma come elemento ufficiale della formazione, è stata una di quelle che lasciano il segno. La conseguenza più importante è la decisione comune di sviluppare la collaborazione ad un livello più continuo e completo, con una possibile seconda opportunità dal vivo tra appena pochi giorni.

Su "Who's Jimmy" sto passando notti insonni ma tremendamente produttive; presto annunceremo la nuova formazione (c'è solo qualche incertezza per la cantante), e tutto procede a pieno regime. Proprio per non interrompere questa produttività, si è deciso che gli OverTime non faranno concerti prima di maggio, a meno di situazioni estremamente "comode" e/o vantaggiose... ;-)

Se poi penso a ciò che potrebbe succedere da un momento all'altro, mi gira la testa! Dal gruppo prog-rock alla big band jazz & swing, dalla soul band al duo voce-pianoforte, per non parlare dei nuovi brani scritti a più mani con i fidi partner di questi ultimi anni... CHE MOMENTO FANTASTICO!!! E non solo per la musica... ma il resto, almeno momentaneamente, me lo tengo per me.

L'incidente tecnico del mio PC non mi ha permesso di fare in tempo il solito bilancio di fine anno, ma stavolta credo che non mi prodigherò in lunghi elenchi di cose buone e cattive. Dirò nel 2009 ho conosciuto tanti nuovi amici "in musica", e si sono aperte nuove possibilità di collaborazioni molto consone alla mia visione del fare musica e spettacolo in generale, e solo in un caso ho avuto la sfortuna di imbattermi in un... soggetto sbagliato.

Gli OverTime continuano la loro cavalcata senza tempo, a cui si lega anche la stupenda rinascita del progetto OverBox. A proposito di quest'ultimo, le audizioni si chiuderanno al massimo entro questo mese, e al momento abbiamo in lista di attesa una violinista (da cui ci aspettiamo grandi cose), due pianisti e due voci femminili; se ci sono candidature dell'ultim'ora, che si facciano avanti ora o mai più! ;-)

I lavori sui nuovi brani in vari repertori stanno continuando, e ben tre formazioni nuove dovrebbero nascere o "crescere" nel 2010. Questo sarà un anno memorabile.